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Recensione - Recensione Videogioco - 2 Gennaio 2024

Prison City – Un gioco pixelloso

Prison City è un gioco d'azione distopico a scorrimento orizzontale, con meccaniche serrate e livelli intricati. Affronta i tecno-terroristi con chakram e granate, mangia gli hot-dog per recuperare salute e trova i contatti affinché ti aiutino ad abbattere i boss.

Prison City è un gioco d’azione distopico a scorrimento orizzontale, con meccaniche serrate e livelli intricati. Affronta i tecno-terroristi con chakram e granate, mangia gli hot-dog per recuperare salute e trova i contatti affinché ti aiutino ad abbattere i boss.

Avrei voluto aggiungere un mio riassunto riassuntino per questo gioco ma non posso, dovrò raccontare il gioco in base a ciò che ho potuto vedere tra immagini, video e stream live di altre persone. Anche se ho riscattato il gioco da Keymailer, purtroppo ho sbagliato, non avevo visto per quale piattaforma lo stavo prendendo e in questo caso mi sono leggermente inchiappettato. Di solito accetto solo i giochi che mi passano su Steam, mentre per le altre piattaforme o rinuncio o rinuncio, ovviamente poi dipende dal gioco.

Questa volta Prison City invece di passarmelo per Steam (che c’è una demo), me lo hanno passato su PlayStation 4, che ho, però archiviato da qualche parte in camera mia. E quindi ora mi tocca fare una recensione in base a ciò che ho visto.

A quanto pare il nostro personaggio è un tipo alla Rambo-Xena, ma dove ha dimenticato i fucili? A quanto pare, anche se siamo nel 2024 la gente continua ad aver nostalgia dei vecchi giochi con la grafica super pixellosa, solo che non mi sembra che abbiano capito che a quei tempi la tecnologia era limitata. Però ognuno fa quello che vuole.

Il gioco è il solito andare a destra-sinistra, lanciare cazzi in volo e granate, uccidere omini, uccidere boss, distruggere veicoli, distruggere le palle degli occhi. Però, per chi ha vissuto nelle sala giochi penso che possa interessare come gioco, mentre personalmente, a me viene una crisi epilettica a vederlo.